Quante cime da salire! A settembre l’elenco era ancora lunghissimo. Le dita sempre incrociate sperando nel tempo. Lo zaino sempre fatto. Le idee chiare e un programma fittissimo. Le emozioni contrastanti tra la voglia di salire e l’incertezza di non riuscire a terminare tutto. Dopo qualche nevicata che colora di bianco le cime più alte il bel tempo non tarda ad arrivare in un susseguirsi di quelle magiche giornate dall’aria pungente, colorate solo dalle vivissime tonalità dell’autunno. Un procedere sempre solitario alla ricerca di tracce spesso sbiadite o ben tracciate, ma da quegli animali, ormai diventati i compagni delle mie salite. Spesso mi spingo nei territori dei camosci, degli stambecchi. Mi salutano sempre facendo rotolare qualche pietra. Qualche volta mi guardano con aria indispettita ma si lasciano fotografare, il più delle volte saltellano verso altri prati. Le loro tracce sono però garanzia di un passaggio, spesso in bilico su roccia malsicura, ma la loro presenza è sempre rivelatrice della via migliore e il seguirle un gioco piacevole per quelle vette ormai dimenticate. Alterno valli e paesaggi. Cogne, Valsavarenche, Rhêmes, faccio una deviazione di qualche giorno nel Vallone di Forzo sul lato piemontese. Salite e cime si susseguono, fino all’ultima… la neve ne copre ormai la cima. In un paio d’ore raggiungo la cima della Punta Bianca di Biula, di fronte a me il Gran Paradiso. Mi siedo a guardarlo, le spalle sull’ometto di vetta. Ritrovo con lo sguardo punte conosciute e mi perdo nei ricordi delle salite dell’estate. Il vento freddo che si è alzato da qualche minuto mi ricorda che è il momento di scendere e iniziare un’altra salita… più metaforica ma altrettanto entusiasmante fatta di parole e immagini che andranno a formare il prossimo volume, Gran Paradiso. Valle di Cogne, Valsavarenche e Val di Rhêmes. Appuntamento a giugno 2022!
Gran Paradiso. Ultime salite d’autunno

05 Nov