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Il primo bivacco ad alta quota di La Thuile : il Bivacco Camardella

La Thuile ha inaugurato nel 2023 il suo primo bivacco ad alta quota, a 3360 metri, dedicato ad Edoardo Camardella.

Questo bivacco dal design avveniristico è stato collocato nel 2022 nei pressi del Col du Ruitor a poca distanza dal ghiacciaio, con vista privilegiata sul Monte Bianco. La posizione scelta, il ghiacciaio del Rutor, era un posto molto amato da Edoardo Camardella, maestro di sci e appassionato di montagna, rimasto coinvolto in una valanga sul Monte Bianco nel novembre 2019, insieme all’amico Luca Martini. Le guide alpine hanno indicato questo luogo come un punto strategico per gli alpinisti, comodo punto d’appoggio per le traversate e le salite alpinistiche e scialpinistiche della zona come la vicina e frequentata Testa del Rutor o la Becca du Lac. Proprio in questa zona, inoltre, passa ogni due anni il Tour du Rutor, un’importante gara di sci d’alpinismo che coinvolge sia atleti nazionali che internazionali.

La struttura è realizzata in acciaio senza l’uso di calcestruzzo, in ottica green e con particolare attenzione alla tipologia dei materiali. Disegnata da Progetto CMR per essere leggera e resistente, è energeticamente autonoma grazie ai pannelli solari per la luce e il riscaldamento a pavimento. Il bivacco è inoltre dotato di 6 prese Usb per la ricarica degli smartphone e di copertura Wifi a libero accesso. Può ospitare fino a 6 persone ed è raggiungibile da La Thuile salendo il Ghiacciaio del Rutor (F, 6 h, +1760 m); e dalla Valgrisenche, salendo dal Ghiacciaio del Morion (F, 4.30 h, +1720 m). 

LA WEBCAM a 360° posta sul bivacco: https://bivaccocamardella.panomax.com?r=30&z=100&tl=0

La casa di Edo si trova già

tra la terra e il cielo, 

tra le nuvole e i ghiacciai,

tra la notte e il sole.

Il bivacco avrà le sue braccia forti e generose,

pronte ad accogliere chi è in cerca di ristoro;

avrà i suoi occhi sinceri e sorridenti 

che daranno a ogni alpinista 

il calore che si riserva a un vecchio amico. 

Ci sarà posto per tutti nella casa di Edo,

perché non è soltanto un bivacco di montagna 

– immerso nell’infinito silenzio delle nevi – 

ma un luogo dell’anima e della memoria.

Federico Gregotti Zoia

Sito del bivacco:

Foto di André Barailler

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