Nei pressi dell’Alpe Glacier, nel comune di Avise, si erge un monumento in pietra che recita:
‘’Continuiamo a sognare, giorno dopo giorno attendiamo, pieni di aspettative. Insieme ad amici da tutto il mondo ci incontriamo nelle Alpi portando benedizioni che arrivano da lontano. La Grande Muraglia saluta le Alpi, la Cina e il mondo si danno la mano. Andremo avanti correndo giorno e notte, respirando profondamente il profumo della natura, inebriati dallo scenario spettacolare lungo il cammino…’’
così scriveva Yang Yuan, runner cinese, agli organizzatori del Tor des Géants qualche giorno prima di perdere la vita nel 2013.
Durante la prima tappa del Tor des Géants del 2013, il durissimo endurance trail della Val d’Aosta lungo 330 km con ben 24.000 metri di dislivello, Yuan Yang, un corridore cinese di 43 anni perse la vita nel corso della notte a causa di un grave trauma cranico, riportato per una caduta nella zona del Lac du Fond, sotto al colle della Crosatie, in Valgrisenche.
In suo ricordo, è stato posto un Cairn proprio sotto al Col de la Crosatie, dove corse per l’ultima volta.
“…Tranquilli, senza il rumore di auto e treni corriamo lontano verso il cielo.
Inseguiamo il sole, e accompagnando la luna attraversiamo il vento e la pioggia, guardiamo il luccichio delle migliaia di case a valle. Corriamo lontano, cantiamo lungo il cammino. Più forti nel corpo e più purificati nello spirito.
L’amore per la natura ci fa amare la vita e così continuiamo ad avanzare senza fermarci, con il doppio del coraggio e della fiducia. Faremo un viaggio fantastico sudando e perseverando con tutti i nostri amici. La felicità e la libertà vivranno per sempre nei nostri cuori.”
continua il testo di Yang Yuan, riportato sui 4 lati del Cairn a lui dedicato in 4 lingue, in modo che tutti coloro che si soffermino su queste parole, possano condividerne la memoria.
