Il terzo volume della collana Vie Normali Valle d'Aosta, Emilius-Avic. Valle di Champorcher, Valle di Champdepraz, Val Clavalité, Valloni di Saint-Marcel, Laures, Arpisson, Conca di Pila, descrive il territorio compreso tra Champorcher e Pila tra spettacolari creste e valloni solitari ricchissimi di laghi. Moltissime solo le escursioni e salite consigliabili, proviamo a fare un elenco, non una classifica, delle più meritevoli raggiungibili con itinerari posti al sottile confine tra escursionismo impegnativo e alpinismo facile:
Monte Emilius (3557 m) – EE
La più alta del gruppo che regala un panorama magnifico su tutta la Valle d'Aosta. Le difficoltà sono contenute e limitate al tratto finale dove in qualche occasione si utilizzano le mani. La più facile di questo elenco, ma che non può mancare e che necessità comunque di un bell'allenamento per il dislivello importante se si sale in giornata.
Rosa dei Banchi (3163 m) - EE/F (I)
Montagna simbolo della Valle di Champorcher avvolta spessissimo da nebbie e nuvole. L'itinerario partendo da Donenda passando per il Lago Miserin è vario e suggestivo. Dal Colle della Rosa la salita si fa tecnicamente più impegnativa con qualche roccetta e un breve tratto attrezzato.
Mont Avic (3007 m) - F (I)
Gran bella montagna dalla forma triangolare che da il nome all'omonimo parco. L'itinerario è lungo e attraversa ambienti suggestivi e solitari. Se ne consiglia la traversata per gli opposti versanti NE e OSO per realizzare un'interessantissimo anello. Il dislivello da Covarey supera i 1700 metri e seppur le difficoltà tecniche siano racchiuse nei brevi tratti finali richiedono attenzione.
Mont Rafrey (3146 m) - EE/F
Bella cima della lunghissima Val Clavalité. La vetta altamente panoramica e poco frequentata presenta un tratto finale fuori sentiero più impegnativo ma mai difficile. Consigliabile l'anello che percorre in discesa il Vallone di Savoney. Il Bivacco Borroz è un eccellente punto d'appoggio, più simile a un rifugio!
Becca di Salé (3137 m) - EE
Forse la salita non è delle più belle e agevoli lungo un canale non ripidissimo ma piuttosto sfasciumoso. Se però il ghiaione lo ricorderete per la fatica, il panorama dalla cima sulla piramide dell'Emilius vicinissima, il gruppo del Bianco, il Rosa e il Cervino merita quasi come il meraviglioso bivacco Menabreaz che obbliga a una fermata (o meglio a una dormita).