Le alte montagne che circondano la Valle D’Aosta ostacolano le correnti di aria umida provenienti dall’Atlantico e dal Mediterraneo. Per questo motivo, le precipitazioni sono abbondanti sui rilievi di confine, ma scarse nella parte centrale della regione dove il terreno e le temperature sono più adatti all’agricoltura.
La necessità di avere a disposizione acqua per le coltivazioni ed il bestiame ha spinto i valligiani, tra il XIII e il XV secolo, ad intraprendere un’importante opera di ingegneria idraulica per convogliare l’acqua dai torrenti e dai fronti dei ghiacciai verso le zone più assolate e aride. Nascono così i Ru, piccoli ma talvolta lunghi canali irrigui, che nel loro insieme costituiscono, ancora oggi, una capillare rete di irrigazione che all’epoca forniva l’acqua per abbeverare il bestiame, azionava i mulini per macinare i cereali e talvolta smaltiva le acque pluviali in occasione di eventi alluvionali.
Dai ghiacciai alla pianura.
Passeggiare lungo i Ru è piacevole e poco impegnativo poiché il dislivello è minimo. Sul territorio di La Salle è possibile, per esempio, percorrere i Ru du Moulin e di La Sôla, partendo dal parcheggio sovrastante il villaggio di Morge, e il Ru di Tsanta Merla che conduce da La Salle a Morgex.
Info e testi Ornella Jaccod